Un centinaio di operai e impiegati dell'Agenzia regionale Forestas (ex Ente Foreste) hanno protestato davanti al Consiglio regionale per chiedere una soluzione alla revoca delle mansioni superiori al personale che ha di fatto bloccato l'attività dei cantieri forestali. Due le possibili soluzioni: un intervento legislativo urgente per mettere ordine nell'ambito contrattuale con un trasferimento del personale nel sistema Regione o il ripristino temporaneo delle mansioni.

La situazione è a macchia di leopardo, ma il fenomeno e simile: cantieri fermi perché manca il capo cantiere, Comuni impossibilitati a mandare avanti le opere e uno stallo generalizzato. Un appello è stato fatto alla politica perché intervenga. Alcuni consiglieri regionali hanno parlato con i lavoratori e Forza Italia ha presentato una proposta di legge, illustrata proprio oggi alla stampa. L'idea di Fi è di consentire a chi ha svolto per anni mansioni superiori di vedere riconosciuto il proprio status. "Nei giorni scorsi la questione è stata esaminata dalla Conferenza dei capigruppo – ha spiegato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia e primo firmatario della proposta di legge – in quell'occasione abbiamo registrato posizioni diverse da parte dei sindacati e delle stesse forze politiche.

E' necessario dare un segnale forte, serve unità di intenti perché si individui al più presto una soluzione. Il rischio è la totale paralisi dell'Agenzia". L'obiettivo dei consiglieri azzurri è portare la proposta in Aula in tempi brevi con una procedura d'urgenza visto che anche alcuni consiglieri del centrosinistra hanno ipotizzato di percorrere la stessa strada. La "questione Forestas" è esplosa dopo il pronunciamento dell'Inps che ha definitivamente chiarito la natura pubblicistica del contratto applicato ai dipendenti dell'Agenzia. Pronunciamento che ha indotto i direttori territoriali a revocare tutte le mansioni superiori attribuite a operai e impiegati, una partita che interessa circa 2000 dipendenti su 6.500, di questi 380 sono impiegati, 40 funzionari e sei dirigenti.