Si è tenuta oggi intorno alle 12.30, nella sede della Regione Sardegna di via Roma, l’attesa audizione sulla vertenza Sky presso la Seconda Commissione, presieduta dall’esponente di maggioranza Gavino Manca, che ha competenze su lavoro, cultura, formazione professionale e informazione.
La Commissione, che vede al suo interno componenti dell’intero arco politico, ha incontrato i Segretari territoriali delle tre organizzazioni Confederali del settore Telecomunicazioni, ha visto presenziare al tavolo anche Piero Comandini, già relatore di una interrogazione presso il consiglio Regionale poche settimane fa.
La vertenza, esplosa su tutti i media dopo l’annuncio della dismissione della Sede Romana, oltre alla risonanza Nazionale, comporta effetti diretti anche sul territorio Sardo. Nell’annunciato piano di riorganizzazione infatti un intero settore di sette persone verrà trasferito da Cagliari a Milano, e si teme sia solo l’inizio.
“Abbiamo consegnato un dossier approfondito a cui abbiamo lavorato con la nostra delegazione” dichiara il Segretario Generale Uilcom Sardegna Tonino Ortega “che sostanzialmente racconta la storia aziendale e i confini di questa delicata vertenza, ma non solo” prosegue Ortega.
“Abbiamo sollecitato carte alla mano la Commissione a chiedere conto degli ingenti investimenti di denaro pubblico che la nostra Regione ha elargito sia per le assunzioni e le stabilizzazioni del personale, soprattutto negli anni dal 2003 al 2006, sia come contributi alla formazione professionale dei dipendenti Sky. Si parla di molti milioni di euro. Ciò a sottolineare come, sebbene impresa privata, l’azienda di Murdoch abbia tratto enormi benefici dalla scelta di aprire una Sede nella nostra Isola. Ora, prima che si rischi un disinvestimento o un trasferimento altrove, crediamo sia un diritto di tutti i Sardi pretendere chiarezza, una volta per tutte, su quale sarà il piano industriale e l’impegno dell’Azienda per garantire la sostenibilità dei mille posti di lavoro che da dieci anni rappresentano una irrinunciabile boccata d’ossigeno per l’economia del sud Sardegna”
Nel Dossier consegnato è stato fornito infatti uno spaccato preciso della composizione della popolazione che lavora nella sede di Sestu.
“Parliamo di un giro di indotto da almeno 25 milioni di euro l’anno, parliamo di mille lavoratori di età media tra i 30 e i 40 anni, per l’Ottanta percento donne. Di questi almeno trecento famiglie sono rappresentate da coniugi che lavorano entrambi e vivono dello stipendio Sky. Stiamo parlando di così tanti lavoratori da essere paragonabili a un medio comune della nostra Isola, distribuiti nei comuni di tutta l’Area Metropolitana e non solo. Una realtà che se non salvaguardata porterà a un tracollo sociale senza precedenti: mille buste paga significano mutui e immobili, supermarket, ristoranti, automobili, tasse comunali e regionali, servizi scolastici e culturali, figli e asili, un fiume di denaro che la già sofferente economia isolana non può permettersi di lasciare andare altrove: né verso Milano, né tanto peggio verso aziende straniere spesso extraeuropee alle quali l’Azienda Sky ricorre sempre più massicciamente.”
“La nostra preoccupazione che oggi abbiamo rappresentato” conclude Ortega “non si limita soltanto ai sette trasferimenti annunciati, per altro ingiustificati e incomprensibili, ma si concentra sulle commesse in appalto al massimo ribasso che da anni rappresentano il vero concorrente spietato che mortifica la qualità e la professionalità che invece i lavoratori sardi hanno garantito a questa azienda fin dalla nascita, portandola ai successi di bilanci e di abbonamenti che la rendono oggi una delle poche imprese in Italia dai profitti favolosi”.
Adesso spetterà alla Commissione il compito di esaminare le informazioni ricevute dai Sindacati e confrontarli con quanto avrà da dire l’Azienda.
“I prossimi passi già da pomeriggio di oggi e nei prossimi contri saranno rivolti sia verso il coinvolgimento del Governo Nazionale” ha dichiarato il Presidente Gavino Manca, “che redigere un’ approfondita risoluzione che auspichiamo unanime da parte della Commissione, che sarà presentata alla Giunta nella figura del competente assessore all’Industria Maria Grazia Piras, sia del Presidente della Regione Pigliaru”.
Su sollecitazione di Comandini la Commissione condivide l’esigenza di prendere parte come Regione anche al tavolo Nazionale della vertenza Sky e si attiverà per invitare al dialogo i Responsabili Aziendali per un dialogo costruttivo rispetto alle questioni che preoccupano il futuro lavorativo degli oltre mille lavoratori sardi.