"Per sollevare i comuni dalla gestione dell'emergenza connessa all'accoglienza dei minori non accompagnati e consentire la distribuzione di questi minori in altre regioni, il Governo e il Parlamento, anziché aumentare i posti disponibili nei centri governativi di prima accoglienza e nello Sprar, hanno deciso di estendere anche ai minori il sistema dei Cas, creando un ulteriore sistema d'accoglienza riservato ai minori non accompagnati e caratterizzato da profili gravemente discriminatori". Lo denuncia il rapporto "Il Diritto d'Asilo. Minori rifugiati vulnerabili e senza voce" di Fondazione Migrantes presentato oggi a Torino. "Gli standard previsti – si legge nel documento – sono estremamente più bassi di quelli stabiliti per le strutture residenziali per minori. In particolare, i Cas possono avere una capienza massima di 50 posti, in netto contrasto con la normativa nazionale e regionale sulle strutture di accoglienza per minori, che prevede il superamento degli istituti di grandi dimensioni a favore di comunità di tipo familiare o comunque di strutture di dimensioni ridotte (in genere tra 8 e 10 posti, a seconda delle normative regionali)". La ricerca di Fondazione Migrantes sottolinea inoltre che al compimento dei 18 anni o poco dopo, "per molti minori non accompagnati viene meno ogni misura di accoglienza e supporto".
Uncategorized Migrantes: "Accogliere minori in centri Cas scelta sbagliata"
Migrantes: "Accogliere minori in centri Cas scelta sbagliata"
