Taxi in rivolta contro un pacchetto di misure sui servizi di noleggio contenuto nel maxiemendamento al Milleproroghe. Prosegue la protesta dei tassisti a Milano. Anche oggi sciopero spontaneo "ad oltranza" e assemblee spontanee davanti alla Stazione Centrale e agli aeroporti di Milano e Malpensa. Lo sciopero non sta però provocando particolari disagi. I passeggeri si riversano sui mezzi pubblici, più affollati del solito. "Non siamo noi a non rispettare la legge, bastava rispettare quella che c'era prima" ha detto uno dei portavoce davanti alla stazione centrale.
Va avanti la protesta spontanea dei tassisti a Roma. Anche stamattina ci sono diverse assemblee in corso in alcuni dei posteggi principali della città dove i tassisti sono presenti ma non prendono le corse, "garantendo solo – spiega uno di loro da piazza dei Navigatori – i servizi in urgenza, come corse per ospedali, da medici o per persone disabili e anziane". Interpellato sulla situazione nella Capitale, il sindacalista Nicola Di Giacobbe della Unica Cgil di Roma spiega: "Il ministro Delrio ha convocato i rappresentanti di categoria per martedì. Nelle assemblee noi stiamo cercando di spiegare questo ai colleghi che sono disorientati, per invitarli a riprendere il servizio. Poi, in base agli impegni concreti che il ministro prenderà martedì, decideremo il da farsi. Chi ha interesse a creare il caos non siamo noi ma le multinazionali"
E' invece ripreso regolarmente, dalle 17 di ieri, il servizio taxi a Torino. Dopo le proteste di ieri mattina contro le misure sui servizi di noleggio contenute nel maxiemendamento al decreto Milleproroghe, con l'invasione della centrale piazza Castello, questa mattina le auto bianche circolano regolarmente. A differenza di ieri, nessun disagio dunque alle stazioni ferroviarie e all'aeroporto di Caselle Torinese. La protesta dei tassisti torinesi, però, non si ferma. Lunedì è prevista l'assemblea della categoria in un teatro torinese. Ed è molto probabile che una delegazione di tassisti vada a Roma, il 21 febbraio, giorno della convocazione al ministero dei Trasporti.
Sono al momento in stato di agitazione ma garantiscono i servizi i tassisti a Napoli. Pronti a cambiare strategia e a fermarsi se dall'incontro previsto al ministero dei Trasporti martedì prossimo non arriveranno notizie positive. In città, al momento, non si sono verificati blocchi nè ripercussioni per l'utenza. La categoria condivide il momento di tensione che ha portato i colleghi di altre città a scioperare ma mantiene un giudizio sospeso in attesa del vertice convocato a Roma per la settimana prossima dove sarà presente anche una delegazione napoletana. "Lo stato di agitazione – spiega uno dei rappresentanti dei tassisti – significa che siamo pronti da un momento all'altro a scioperare".
Servizio taxi regolare, salvo qualche astensione dal lavoro individuale, oggi a Firenze. Non si registrano, al momento, particolari difficoltà nel trovare auto bianche a disposizione nel capoluogo toscano: ieri, dopo il presidio di protesta davanti alla prefettura i tassisti si sono raccolti in assemblea fino al tardo pomeriggio, sospendendo in larga parte il servizio e creando disagi in città. Dall'incontro è emersa la volontà di rinviare ogni forma di protesta a dopo l'incontro nazionale con il ministero dei trasporti, in programma martedì prossimo a Roma.
Taxi in rivolta contro rinvio stretta Ncc e Uber – Taxi in rivolta contro un pacchetto di misure sui servizi di noleggio contenuto nel maxiemendamento al Milleproroghe: sit-in e proteste sono in corso da ieri sera nelle maggiori città italiane messe in atto dai tassisti contro le norme che regolano l'attività di noleggio omologandola a quella dei taxi. Niente auto bianche negli aeroporti e presidio di taxi oggi davanti al Senato. "Il ministro Delrio si assuma la responsabilità del governo – tuona Nicola Di Giacobbe di Unica taxi Cgil – La legge 21 si può migliorare ma solo con il consenso delle categorie. Gli impegni presi si rispettano". Duro anche il rappresentante di USB taxi Riccardo Cacchione: "Se passa questa norma, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte". Per Alessandro Genovese di Ugl taxi "questa è una sanatoria pro Uber e pro abusivi, lo hanno capito tutti. Il governo si assuma la responsabilità di questo". Il Ministero dei Trasporti ha reso noto che convocherà tutte le sigle sindacali dei tassisti per un incontro martedì prossimo, 21 febbraio, mentre l'Autorità di garanzia sugli scioperi ha scritto ai sindacati ""eccependo la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero" e invitandoli "a porre in essere le iniziative idonee a far cessare ogni disservizio". In particolare per il grante sono state violate le norme sull'esercizio del diritto di sciopero per quanto riguarda "l'obbligo del preavviso di 10 giorni, la mancata predeterminazione della durata dell'astensione e il mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili". L'emendamento che ha provocato la protesta dei tassisti prevede un nuovo slittamento, fino al 31 dicembre 2017, all'entrata in vigore delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente (Ncc).
La protesta contro quella che i tassisti definiscono la "sanatoria pro Uber", una norma inserita nel maxiemendamento al decreto Milleproroghe approvato dal Senato. Gli aeroporti della Capitale, Fiumicino e Ciampino, ieri sono rimasti svuotati di auto bianche. Presso lo scalo Leonardo da Vinci c'è stata anche una lite tra tassisti ed uno di loro è stato investito; e sempre in mattinata due vigili sono stati investiti da un'auto di un Ncc (Noleggio con conducente). Un presidio di tassisti si è raccolto spontaneamente nei pressi di Palazzo Madama. Il traffico, soprattutto a Roma, è andato in tilt. Presidio anche a Torino e Milano.