Non si placano le polemiche sul radi degli extracomunitari che ha causato tensioni con i passeggeri della nave della Tirrenia in servizio da Cagliari a Napoli. Dopo il coordinatore regionale di Forza Italia interviene l'eurodeputato Fi, Stefano Maullu, ma anche Fdi va all'attacco, puntando il dito sulla gestione degli sbarchi in Sardegna. Parte di quelli si trovavano sul traghetto, infatti, fa parte dei 112 algerini sbarcati negli ultimi giorni nel Sulcis.
"Cinquanta persone scatenano il terrore, indisturbate, su un traghetto tra Cagliari e Napoli. Non si capisce perché viaggiassero sole pur essendo destinatarie di un provvedimento d'espulsione – denuncia Maullu – Cioè persone con niente da perdere. I danni, di ogni genere, sono una realtà che faticheremo a spiegare ai nostri figli. La Sardegna non può essere un luogo di confino per situazioni problematiche, dove il Continente riversa delle persone che in quella magnifica terra non vogliono stare. La Sardegna non può essere la Cayenna italiana".
"E' vergognosa la facilità con cui questo continuo traffico avvenga con l'assenza totale delle Istituzioni regionali e nazionali. La Sardegna viene presa d'assalto da stranieri provenienti da un'altra nazione, in cui non vi è guerra ne carestia – tuona Salvatore Deidda, portavoce regionale Fdi-An – Nell'Isola, mesi fa, c'è stata un escalation di reati compiuti da giovani algerini e questo con la sottovalutazione delle istituzioni che hanno sempre parlato di reati minori o hanno sminuito i fatti negando un'emergenza sicurezza. Serve un blocco navale – incalza Deidda – Gli algerini non sono in guerra, non sono in una fase di carestia o altro, si sono già resi protagonisti di scorribande di ogni tipo e devono essere immediatamente rispediti a casa loro. Qui in Sardegna non devono stare e non sono i benvenuti".