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Ordine di custodia cautelare firmato dal Gip del Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli su richiesta del pool dei magistrati coordinato dal procuratore capo Roberto Rossi, per Valeriano Mureddu, "faccendiere" 40 anni, al quale viene contestato il reato di bancarotta fraudolenta nell'ambito delle indagini sul crack di Banca Etruria.

Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza la Geovision, azienda di imballaggi con sede a Badia al Pino nel comune di Civitella in Valdichiana (Arezzo) dichiarata fallita dal tribunale di Arezzo sarebbe ascrivibile proprio a Mureddu anche se il 40enne non compare ufficialmente come titolare, le distrazioni patrimoniali ad essa connesse entrerebbero di diritto nel filone bancarotta delle indagini su Banca Etruria.

La Geovision è al centro dell'attenzione da quando l'agenzia delle dogane di Perugia ha avviato un'indagine dalla quale sono emersi passaggi di denaro da una società "cartiera" all'altra. Con il fallimento della stessa i magistrati, che già indagavano, hanno ritenuto che ci fossero gli elementi per chiedere la custodia cautelare per Mureddu, per rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

Un'ordinanza interdittiva riguarda anche Emiliano Casciere, formalmente titolare della Geovision. Le cronache si occuparono del faccendiere sardo per le sue rivelazioni sul ruolo di "accompagnatore" di Pierluigi Boschi (padre dell'ex ministro Maria Elena) nel luglio 2014 da Flavio Carboni con l'obiettivo di individuare un direttore generale per Banca Etruria.