I Rossomori bocciano la Finanziaria 2017, una Manovra, denunciano, "senz'anima e senza politiche per il lavoro, povertà e sviluppo in conseguenza dell'accordo del 2014 che ha portato le entrate della Regione in perdita". Non solo. "Siamo all'anno zero della Finanziaria 2016, se non si risolve questo non si può portare in Aula la Manovra e da ieri sera il Consiglio non è in grado di funzionare".
E' l'attacco diretto del presidente del partito Gesuino Muledda che, insieme al consigliere Emilio Usula, hanno puntato il dito contro l'assessore della Programmazione Raffaele Paci. I Rossomori parlando di uno squilibrio finanziario della Sardegna pari a 3 miliardi di euro: "1,3 mld di mutui, dei quali 700 mln del mutuo infrastrutture, 504 mln per debiti perenti utilizzati per cassa corrente e sostituiti da un mutuo e 100 mln per la sanità, un miliardo di perdita proporzionale delle entrate e un altro 1,2 mld a causa degli accantonamenti".
"C'è stata anche una violazione della legge di contabilità e dello Statuto con la bocciatura da parte della Corte Costituzionale e l'impugnativa del Governo sulla Finanziaria dello scorso anno – sottolinea Muledda – l'assessore Paci afferma che si tratterebbe solo di una formalità ma gli effetti sono reali, cioè il blocco dei pagamenti alle imprese o alle comunità di recupero come quella di don Cannavera. Nel frattempo rinunciamo all'esecutività delle sentenze mentre il governo, politicamente e non formalmente – attacca – impugna le Finanziarie". Secondo Usula "la Manovra 2017 parte con una rendicontazione del 2016 sballata, sulla nullità di quel documento contabile: è un gran pasticcio e in Consiglio si discute di 11 mln di euro di tesoretto che viene utilizzato per distribuire marchette. Il contenitore è torbido perchè legato alle inadempienze della Finanziaria 2016. Qualcuno la vuole trasformare in questioni formali o in strali contro lo Stato patrigno, ma la realtà è che oggi stiamo facendo i conti con la sottovalutazione dei problemi che abbiamo sempre evidenziato".







