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Un emendamento alla legge di stabilità 2017 che garantisca i diritti dei lavoratori ed i servizi degli otto consorzi industriali della Sardegna (Zir): è questo, in sintesi, l'impegno assunto dalla commissione Lavoro e da quella dell'Industria, riunite in seduta congiunta, al termine dell'audizione dell'assessore Maria Grazia Piras.

Le ragioni e le preoccupazioni dei 45 lavoratori delle Zir sono state illustrate in apertura dei lavori dal presidente della commissione Lavoro, Gavino Manca (Pd), che non ha nascosto le perplessità in ordine all'introduzione delle società in house tra quelle destinatarie dei dipendenti Zir e in merito alla riduzione a due anni del contributo incentivante per l'acquisizione del personale dei consorzi, nonché per l'introduzione del cosiddetto 'comando' ("si rischia di creare lavoro precario"). Manca ha sollecitato garanzie per il trasferimento contestuale delle funzioni e del personale delle Zir ai Comuni, nonché le risorse necessarie per garantire il corretto trasferimento dei dipendenti.

L'assessore dell'Industria ha mostrato una sostanziale condivisione per le proposte avanzate dalle commissioni ed ha ribadito che l'obiettivo dell'assessorato è soltanto quello di concludere il percorso di riforma avviato con la legge di riordino delle aree industriali. L'assessore ha, inoltre, ricordato l'esposizione debitoria complessiva dei consorzi (circa 20 milioni di euro) e la situazione in cui versavano le Zir di Tempio Pausania e Siniscola, prima del trasferimento dei dipendenti nei rispettivi Comuni, dove le retribuzioni avevano raggiunto i due anni di ritardo.