"Sulle ricorrenti voci circa una ipotesi di rimpasto della Giunta regionale riteniamo giusto intervenire con parole di chiarezza. Il termine 'rimpasto' è irricevibile. Evoca immagini negative, quelle dello scarto dei rifiuti, del riciclaggio degli avanzi. Una volgarità che i sardi non meritano. Quando si tratta del Governo delle istituzioni democratiche si fa l'analisi rigorosa dei problemi, si avanzano proposte, si definiscono e condividono le soluzioni".
Lo affermano il senatore ex Sel Luciano Uras e il deputato di Centro democratico Roberto Capelli, che guardano con interesse sempre più crescente al Campo progressista di Pisapia.
I due, come ha fatto anche dalla consigliera regionale di Cd Anna Maria Busia, sollecitano il presidente Francesco Pigliaru a convocare la maggioranza politica, "quella costituita dalle forze in capo che lo hanno sostenuto ed eletto e affronti con loro le questioni urgenti per la Sardegna. Si sviluppi, finalmente, una effettiva verifica programmatica e politica. Noi – annunciano Uras e Capelli – siamo pronti a discutere nel merito le necessarie soluzioni. Non siamo però disponibili ad avvallare percorsi basati su vecchie e ammuffite pratiche immorali della contrattazione di potere che passa sopra e affossa i diritti dei sardi. Il governo della Regione non è un 'piatto di poker' e gli assessorati non sono fiches".