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Primi spiragli di luce sulla vertenza Clea, l'azienda di Olbia che opera nel settore delle lavanderie industriali che ha attivato le procedure per il licenziamento collettivo di 139 lavoratori (attualmente part-time con contratti a tempo indeterminato).

"Oggi abbiamo preso atto di una minima apertura da parte dell'azienda", ha detto Marino Bussu della Filctem Cgil Gallura a conclusione del tavolo tra le sigle sindacali e l'impresa di Gianni Iervolino. Nell'incontro che si è svolto nella sede di Confindustria, l'azienda si è detta in parte disponibile ad accogliere le richieste dei sindacati.

"La Clea continuerebbe con 14 lavoratori che verranno dedicati all'attività delle strutture sanitarie, sino a cessazione. Poi una nuova compagnia – ha spiegato il sindacalista – assorbirebbe con contratti a tempo indeterminato 60 lavoratori per il settore alberghiero-ricettivo. Gli altri 65 lavoratori, invece, verrebbero assunti con contratti stagionali ed una garanzia di assunzione minima di sei mesi, rinnovabili".

"Ora illustreremo questa proposta ai lavoratori per poi rincontrare, la prossima settimana, l'azienda", ha concluso Bussu.