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Fiorentina, Torino, Napoli. E ora Inter: Cagliari per la quarta volta sconfitto con cinque reti al passivo. Un problema che sembrava risolto: non accadeva dallo 0 a 5 in casa con il Napoli, lo scorso 11 dicembre. Allora c'era ancora Storari tra i pali. Ieri è toccato a Gabriel: l'unico tra i portieri rossoblù (a parte Colombo e Crosta che non hanno mai giocato) ad essersela scampata è stato Rafael. Il problema per il Cagliari a questo punto potrebbe essere l'ansia da "ricaduta".

La sconfitta con l'Inter arriva proprio a ridosso di due partite che all'andata, proprio a proposito di gol al passivo, per il Cagliari furono terribili. Con la Fiorentina fu 3 a 5 dopo l'iniziale ed illusorio gol di Di Gennaro. Contro la Lazio non andò tanto meglio: quattro a uno con partita chiusa sul 3 a 0 già dopo appena ventotto minuti. L'ultima volta che il Cagliari aveva preso più di due gol è stato nella gara casalinga con il Sassuolo (4 a 3). Mentre gennaio e febbraio sono trascorsi senza grossi tracolli. Il conto è presto fatto: cinquantasette reti subite in campionato.

E seconda squadra del torneo per numero di reti al passivo: peggio ha fatto soltanto il Pescara con sessanta reti al passivo. Cifre che, però, non danno grandi preoccupazioni per la classifica: la salvezza matematica, anche in virtù delle sconfitte in serie delle ultime tre, potrebbe arrivare già fra qualche settimana. Anche in questo caso calcoli e proiezioni sono facili facili: sedici lunghezze di distanza dalla terzultima, il Palermo, con undici partite ancora da disputare sono tante. E dietro le ultime tre continuano a stare ferme o a muoversi molto lentamente.