La Conferenza Sanitaria del Sulcis Iglesiente ha incontrato, venerdì 3 marzo, le Segreterie Territoriali di Categoria FPCGIL, CISLFP e UILFPL e un gruppo di lavoratrici e lavoratori per discutere della vertenza AIAS.
"I Sindaci, confutata la notizia diffusa dall'AIAS sul mancato pagamento delle rette da parte delle Amministrazioni Comunali per i propri cittadini che usufruiscono delle prestazioni dell'ente di assistenza, hanno concordato con le Organizzazioni Sindacali di CGIL CISL e UIL circa l'assoluta inefficienza dell'attuale sistema monopolistico attraverso cui vengono erogati i servizi pubblici per la disabilità e riabilitazione che non può che riverberarsi sulla qualità dei servizi resi" – lo comunica la Cisl Fp Sulcis.
"I Sindaci, all'unanimità auspicano che venga posto fine alla vertenza restituendo dignità alle lavoratrici e lavoratori che allo stato attuale vantano stipendi arretrati per otto mensilità, ripristinando le condizioni perché il personale possa, in un clima sereno e sicuro per se e per le persone affidate alla loro cura, fornire loro la migliore assistenza – prosegue il Sindacato – nel breve periodo, la Conferenza Sanitaria del Sulcis Iglesiente e le Segreterie Territoriali di Categoria CGIL CISL e UIL, congiuntamente, per mettere fine al fatto che AIAS ormai ininterrottamente da anni scarica sui propri dipendenti il proprio rischio di impresa, ritengono ormai improcrastinabile che all'Assessorato Regionale alla Sanità e la Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia, a cui la presente è indirizzata, provvedano alla adozione di regole che non permettano ad AIAS, così come a qualsiasi altra Associazione, Società o Ente pubblico o privato comunque denominato che svolge servizi per conto della PA, di sottrarsi dal proprio dovere di corrispondere con puntualità quanto dovuto alle lavoratrici e lavoratori che forniscono i servizi in argomento attraverso la loro opera professionale, prevedendo meccanismi di sostituzione ed un eventuale sistema sanzionatorio, in caso di inadempienze, alla previsione regolamentare, anch'esso fornito di eventuale sistema sanzionatorio, che permetta un sistema periodico di controlli: sul perdurare dei requisiti di accreditamento, sulla qualità dei servizi resi, sulla sicurezza nei posti di lavoro e delle strutture in cui vengono erogati i servizi".
"A tal fine – conclude – chiedono che presso l'Assessorato Regionale alla Sanità, venga fissato un incontro urgente per la discussione di quanto esposto che coinvolga l'Assessore Regionale alla Sanità, il Responsabile della ASL Unica Regionale, i Sindaci e le rappresentanze Sindacali Territoriali di Categoria".