Agli arresti domiciliari il primario dell'istituto tumori Pascale di Napoli Francesco Izzo e il dirigente amministrativo e direttore dell'Asl Na1 Elia Abbondante nell'ambito di un'inchiesta sulla fornitura di apparecchiature. Per incrementare le vendite un informatore scientifico, Marco Argenziano – ai domiciliari – avrebbe dato 10mila euro a Izzo per raddoppiare nel 2015 le prescrizioni e gli ordini di un farmaco antitumorale, il Nexavar, destinato ai pazienti oncologici. Il primario inoltre, insieme con la moglie, aveva costituito due società attraverso cui faceva da intermediario per l'approvvigionamento di macchinari che l'ospedale acquistava per le cure antitumorali. Li faceva risultare come gli unici idonei evitando il bando di gara e procedendo a trattativa privata. Le società gonfiavano il fatturato aumentando il prezzo di acquisto dei dispositivi.
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Mazzette per raddoppiare ordini farmaco a pazienti oncologici







