Un piano di intervento congiunto e risolutivo per garantire che le aree di sosta riservate ai disabili nei parcheggi dell'Ospedale San Martino non vengano impropriamente occupate da chi non ha titolo, e assicurare così alle persone disabili il diritto costituzionale alla mobilità. L'iniziativa porta la firma del nuovo questore di Oristano Giovanni Aliquò, che l'ha promossa, del sindaco Guido Tendas e del direttore sanitario della Assl Mariano Meloni, che l'hanno subito condivisa.
Il Piano di intervento diventerà operativo appena saranno predisposte tutte le misure necessarie perché possa dare i suoi frutti. Servirà qualche settimana, forse di più ma quando sarà operativo chi sgarra rischierà grosso. Non solo la multa e la rimozione dell'auto ma anche la denuncia penale per violenza privata e il sequestro della vettura come corpo di reato. "E' una questione di civiltà ed è nostro dovere utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge per garantire i diritti dei più deboli", ha detto il questore spiegando che il reato di violenza privata e il sequestro dell'auto potrebbe scattare nel caso di un automobilista che non accogliesse l'invito bonario della guardia giurata a spostare l'auto parcheggiata indebitamente in uno stallo riservato ai disabili.
Per procedere alla rimozione interverranno naturalmente in primo luogo gli agenti della Polizia locale, ma in caso di necessità, ha spiegato ancora il questore, potrà intervenire anche la Polizia di Stato. L'intesa, sicuramente insolita, tra Stato, autonomie locali e Sanità pubblica, è stata sottoscritta pubblicamente dal questore, dal sindaco e dal direttore sanitario della Assl a conclusione della conferenza stampa convocata per presentare l'iniziativa. "E' solo un impegno morale – ha concluso il questore – ma proprio per questo più vincolante di un contratto".