“La realtà ufficiale, al netto delle chiacchiere, è che pur essendoci qualche segnale positivo di ripresa economica nel Paese, il SUD resta comunque nella spirale dei bassi salari, della bassa produttività e della bassa competitività. In particolare, la Sardegna è l’unica regione del Mezzogiorno a registrare ancora dati negativi in termini di indici di sviluppo, perdendo ben il 2,6 nell’ultimo triennio”.

Lo dichiara il senatore Luciano Uras (Misto) di Campo Progressista-Sardegna che ha analizzato “con attenzione” le tabelle proposte dallo Svimez. “La storia – aggiunge – è quella di un’economia stagnante. Gli individui a rischio di povertà nelle regioni del Mezzogiorno e nel Centro-Nord per l’anno 2015 fanno segnare una netta differenza netta tra le due Italie: la prima ha indici medi del 34%, la seconda indici pari a meno di un terzo (11%)”.

“Da questi dati bisogna trarre una conclusione politica vera: Sud e Isole sono metà del Paese, senza una politica meridionale strutturale si compromette la rinascita dell’economia e della società italiane, si riduce la possibilità di crescita dell’ intera Europa. Gli interventi richiedono un’articolazione qualitativa e quantitativa in relazione alla natura e complessità dei territori interessati. La questione Sarda e questione nazionale come quella dell’intero Mezzogiorno. Abbiamo bisogno di un forte rilancio della cultura di ‘governo’, che significa totale integrazione delle politiche locali, con quelle nazionali ed europee. Quindi democrazia e decisione. Per questo, noi abbiamo fatto da tempo la scelta del centro sinistra. Quello vero, quello che non prescinde dal Pd”.

“Quello che abbiamo di fronte è un dovere di costruzione, la realizzazione del progresso. Per questo il merito delle questioni guida le soluzioni ed è ora di archiviare la cultura minoritaria e le pratiche testimoniali: la sinistra progressista si deve assumere interamente la responsabilità della proposta di un governo unitario con il Pd. E il Pd quella del rispetto e del lavoro insieme, perché – conclude Uras – ci sono persone e comunità che attendono risposte serie dalla politica”.