Gli accertamenti effettuati nei mesi scorsi dai tecnici di Abbanoa avevano evidenziato la presenza di 130 utenze ‘fantasma’ non presenti negli elenchi del Consorzio di Predda Niedda a Sassari, di cui per soli 54 è stato possibile accertare la ragione sociale. Mentre 34 utenze si riforniscono in tutto o in parte da fonti alternative alla rete (pozzi o altro), ma non hanno comunicato i quantitativi di reflui immessi nelle fognatura pubblica che garantisce il servizio di depurazione: ci sono poi 75 aziende, tutte sprovviste di autorizzazione allo scarico, che immettono in fognatura acque reflue industriali.
E’ la situazione registrata da Abbanoa che è subentrata nella gestione delle infrastrutture idriche e fognarie nella zona industriale di Sassari. Abbanoa, Egas e Consorzio firmeranno nei prossimi giorni una specifica convenzione che regolerà le attività programmate per i prossimi sei mesi durante i quali ad Abbanoa sarà affidata la gestione provvisoria delle infrastrutture. L’esecutivo regionale ha previsto per questo periodo un investimento di 925mila euro per portare avanti tutte le attività necessarie che consentiranno, al termine della fase transitoria, la presa in carico definitiva. Sul fronte delle verifiche tecniche è stata stimata una dispersione di circa il 60% dell’acqua immessa nei venti chilometri di condotte interne al servizio della zona industriale.
Diverse criticità vengono segnalate dal gestore idrico anche negli allacci singoli “che richiederanno interventi di adeguamento. Dovranno essere rifatti i piantoni di allaccio e sostituiti i vecchi contatori”.