Un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e a quello della Coesione Territoriale è stata presentata dalla senatrice Camilla Fabbri (Pd), presidente Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, per conoscere le ragioni del mancato inserimento dell’ex area industriale di Ottana nell’elenco dei Siti interesse nazionale (Sin) per la bonifica. L’interrogazione, sottoscritta anche dai senatori Pd Silvio Lai, Daniele Borioli, e Paola Pelino (Fi), rappresenta uno degli impegni presi dalla Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro in occasione della missione in Sardegna del 13 e 14 luglio, dedicata alla condizione degli ex esposti all’amianto dei siti petrolchimici.
Ottana, è scritto nell’interrogazione, “ancora non beneficia dei contributi pubblici per la realizzazione degli interventi di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati come previsto dalla legge” nonostante “risulta avere tutti i requisiti per essere inserita” poiché “nel territorio si registra una situazione ambientale pericolosa, con rischi di inquinamento elevato per il suolo, il sottosuolo, l’aria, l’acqua e la salute dei cittadini”. Dalle audizioni delle associazioni delle vittime dell’amianto e dei rappresentanti sindacali svoltesi a Nuoro e Sassari durante la missione, è emerso come la situazione dei lavoratori ex esposti dello stabilimento di Ottana costituisca una peculiarità che merita specifica attenzione.
Il caso muove da una relazione del 2003 della Direzione regionale Contarp che ha ritenuto che nello stabilimento, pur in presenza di amianto, non vi sia stata un’esposizione qualificata, cioè superiore al limite previste dalla normativa. Fattore, questo, che ha provocato una serie di ricorsi degli ex lavoratori al fine di poter richiedere l’affermazione del diritto all’integrazione pensionistica, come riconosciuto ai lavoratori di siti analoghi. Nella relazione relativa alla missione in Sardegna, approvata nella seduta del 1 agosto, la Commissione ha evidenziato “che vi possono essere nuovi elementi da sottoporre agli organi tecnici dell’Inail affinché la relazione 2003 possa essere aggiornata”. La presidente Fabbri ha incontrato i responsabili dell’Istituto Superiore di Sanità per acquisire documenti e dati epidemiologici dei comuni sardi, riservandosi l’opportunità di procedere ad accertamenti peritali e tecnici”, mentre a settembre “procederà ad una specifica audizione dei vertici dell’Inail”. Lai, fra l’altro, ha dichiarato che “la commissione infortuni sul lavoro mantiene impegni assunti nella missione in Sardegna”.