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E’ stato catturato stamani dai carabinieri Torpè (Nu) Mohamed Rezki, 30enne, detenuto marocchino evaso il 1 agosto dalla colonia penale di Mamone (Nu). L’uomo, che doveva scontare una pena residua di 5 anni per falsificazione di documenti e atti, resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, era stato inserito nel programma di lavoro come ortolano. La mattina del 1 agosto i detenuti lavoranti sono stati inviati al lavoro e tra loro c’era anche il Rezki  che alla fine del lavoro non rientrato nella diramazione Santissima Annunziata della Colonia penale.

Le immediate ricerche e indagini della Polizia penitenziaria e dei Carabinieri hanno permesso di arrivare alla cattura dell’evaso in località ‘Is concas’, nelle campagne di Torpè. I carabinieri lo hanno portato nel carcere di Bad’e Carros, a Nuoro.

“Lo sforzo congiunto tra forze dell’ordine – – spiega Giovanni Villa, segretario generale aggiunto della Cisl Fns – ha permesso la cattura dell’evaso. Oggi a Mamone sono presenti circa 70 poliziotti su 124 della pianta organica ed è impensabile e impossibile controllare contemporaneamente tutti i detenuti che sono all’aperto. Ancor peggio ci risulta che l’evaso non avesse i requisiti in regola per poter scontare la pena in Colonia penale”, conclude  Villa.