“Il Governo non osi sfidare la volontà del popolo sardo espressa democraticamente nel 2011”.

Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, che nel Marzo 2015 presentò la mozione contro la collocazione in Sardegna del sito (da cui scaturì un ordine del giorno unitario, approvato dal Consiglio regionale), rilanciando la battaglia contro l’eventuale realizzazione nell’isola del deposito nazionale per lo smaltimento di rifiuti radioattivi.

“Quasi 900 mila cittadini, pari al 97% dei votanti, hanno espresso la propria contrarietà alla realizzazione del deposito nella nostra terra. Non esiste nessun consesso e nessun conciliabolo romano che possa sostituirsi ad una comunità che nel suo insieme si è già pronunciata democraticamente. Né pensino di blandire l’opinione pubblica con le vaghe promesse su finti parchi tecnologici o con  la costosissima propaganda su stampa, manifesti e tv, firmata da Saatchi e Saatchi e con il contributo di Cattleya e costata 3,2 milioni di euro.

Sul punto è sconcertante il silenzio della Giunta regionale che già in precedenza ha dato segni di scarsa attenzione, millantando un confronto che non esiste e che ancora una volta non si senta, prima di tutte le altre, la voce del presidente della Regione. Il Governo non provi a sovvertire la volontà di un popolo espressa liberamente e democraticamente – ha concluso Cappellacci-, perché ci opporremo con tutte le nostre forze a un’ipotesi cinica e sciagurata”.