“Làssami Neta” (Lasciami pulita), “Leave me clean”: è scritto nei 20mila volantini che una quarantina di militanti di Liberu (Liberos Rispetados Uguales) hanno distribuito dalle 6 di questa mattina nei porti e aeroporti sardi. Obiettivo: informare i viaggiatori sul fatto che è vietato portare via sabbia, pietre, conchiglie, piante dalle spiagge dell’Isola, e stimolarli a non abbandonare alcun rifiuto e a lasciare il posto migliore di come lo si trova.

“La sostenibilità ambientale è limitata – ha spiegato il leader del movimento, Pierfranco Devias, durante il volantinaggio nello scalo di Cagliari-Elmas – e se tutte le volte migliaia di persone ripartono con le loro bottigliette piene di sabbia, ognuna contribuisce a distruggere le bellezze naturali”. Nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha approvato il testo unificato in materia di Turismo che, fra le altre cose, prevede che “chiunque asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare e in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle autorità competenti, è soggetto a una sanzione che varia dai 500 ai 3000 euro”.

Il problema, secondo Devias, è che “quando negli aeroporti si viene fermati con i souvenir di sabbia o conchiglie, e questo accade a decine persone ogni giorno, non c’è nessuno che ti multa perché gli addetti ai controlli non possono fare altro che sequestrare quanto portato via dalle spiagge”. La campagna prevede anche l’applicazione di circa quindicimila adesivi con lo stesso logo dei volantini presso le spiagge più frequentate e dove il fenomeno è più diffuso.

“In questo modo – sottolinea Devias – da indipendentisti cerchiamo di dare un contributo alla salvaguardia dell’ambiente, mettendo in piedi ciò che la Regione non fa, cioè una campagna di sensibilizzazione per il rispetto delle spiagge”.