Mentre crescono le adesioni al Comitato Scientifico per il referendum sull’insularità, parte con il botto anche il Comitato degli amministratori: sono già scesi in campo 70 sindaci, 312 tra consiglieri e assessori. L’iniziativa referendaria, avviata dai Riformatori, per l’inserimento del principio dell’insularità in Costituzione, è stata lanciata una settimana fa con una mobilitazione che ha avuto una forte accelerazione a seguito dell’indizione dei referendum in Lombardia e Veneto fissati per il 22 ottobre.
“Quella degli amministratori locali è stata una risposta immediata, forte e entusiasta – osserva Lucia Tidu del comitato promotore del referendum – un segnale fortissimo che in pochi giorni ci porterà con la maggioranza dei sindaci sardi a una grande mobilitazione. Questa battaglia va al di là di ogni appartenenza politica e gli amministratori ne hanno dato un segnale fortissimo”.
Secondo il consigliere regionale Fi e sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino, “il riconoscimento della insularità in costituzione è centrale per lo sviluppo della nostra Sardegna, qualsiasi strumento che possiamo mettere in campo lo perseguiremo con la massima determinazione”. Roberto Frongia, coordinatore del Comitato referendario sottolinea come “queste adesioni, che seguono di pochi giorni la formazione del Comitato scientifico, servono a legare in modo formidabile la battaglia referendaria ai diversi territori sardi”.







