“Si assiste in questi giorni, in relazione alla gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso regionale, a disparati interventi, su organi di stampa, anche di esponenti politici, che hanno fatto proprie le tesi, sostenute da imprese operanti sul mercato, miranti ad ottenere modifiche degli atti di gara secondo proprio gradimento. Inoltre, in alcuni di tali interventi non si è esitato ad insinuare dubbi sulla correttezza dell’operato di questa pubblica amministrazione, non solo dal punto di vista prettamente tecnico. Tali eventi appaiono quanto meno anomali, sia per i soggetti che li hanno posti in essere (le gare dovrebbero essere procedimenti gestiti a livello tecnico, non politico, specie mentre sono in corso) sia per gli effetti che si tenta o, comunque, si potrebbero produrre sugli attori del processo (turbativa del libero giudizio tecnico)”.
Lo dichiarano il direttore generale dell’Ats Sardegna, Fulvio Moirano, e il responsabile provveditorato Assl Olbia, Roberto Di Gennaro. “Con riguardo, poi, alla specifica procedura, è opportuno ricordare due circostanze – precisano -. La prima: l’appalto è incluso nell’accordo di vigilanza collaborativa Regione Sardegna – Autorità Nazionale Anticorruzione, e per tale ragione Anac ha esaminato preventivamente tutti gli atti di gara, che sono stati pubblicati dopo che essa li ha condivisi; inoltre Anac è tenuta costantemente aggiornata da Ats in relazione all’evolvere della procedura, incluse osservazioni e risposte a quesiti, anche relative alle argomentazioni, e correlate risposte, dedotte dalle imprese interessate dopo la pubblicazione del bando. La seconda: essendo in tutta Italia in corso un’indagine Antitrust per accertare se, come sembra, le precedenti procedure d’appalto del servizio in trattazione, esperite in altre Regioni, abbiano visto negli anni il formarsi di cartelli in spregio della libera concorrenza, devono essere valutati positivamente gli atti di una gara che si discostino sensibilmente dai precedenti, specie su uno o più punti fondamentali, come alcuni di quelli citati dalla stampa e nel comunicato dell’onorevole Dedoni”.
“Nel merito – precisano Moirano e Di Gennaro – le argomentazioni degli operatori economici, riprese negli articoli e nei comunicati stampa, non sono state ritenute condivisibili per ragioni tecniche. A mero titolo d’esempio, a chi aveva eccepito che in precedenti appalti analoghi si era richiesta una età degli elicotteri di 5 o 10 anni premiando con l’attribuzione di punteggio in gara un’età inferiore, si era risposto che questa Stazione appaltante ha deciso di non accettare aeromobili il cui primo certificato di navigabilità sia stato rilasciato oltre 3 anni dalla data di presentazione offerte perché, sommando quei 3 anni agli 8 di durata dell’appalto ed agli ulteriori 6 mesi di proroga tecnica, e coniugando questo dato con le ore di volo stimate e le conseguenti manutenzioni, si è assicurato che, per tutto il periodo di potenziale durata dell’appalto siano in esercizio aeromobili tecnologicamente avanzati, con un accettabile livello di manutenzione per eventuali fermi macchina; si è osservato che questi standard di qualità degli aeromobili sono stati valutati necessari e sufficienti e non è stato ritenuto d’interesse, nell’esercizio della discrezionalità tecnica che compete alla Stazione appaltante, incentivare con premialità un’ulteriore minore età degli aeromobili, anche per consentire abbattimenti di costi a tutto vantaggio della possibilità di ottenere offerte più basse, con economie di spese nel rispetto del budget assegnato”. “La Direzione di Ats – concludono Moirano e Di Gennaro – ha già conferito mandato al proprio Ufficio Legale perché valuti tutte le opportune azioni, nessuna esclusa, a tutela della propria immagine e del corretto svolgimento della procedura di gara”.