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Il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna si candida a gestire l’Archivio storico di Monteponi e sollecita l’apertura di tutti i percorsi minerari sotterranei ancora chiusi.

Lo fa sapere il commissario straordinario, Tarcisio Agus, che invita il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, a convocare le parti interessate “per formalizzare le linee guida per una nuova articolazione gestionale di tutti i compendi del Parco”. Agus ricorda che “il percorso in sotterraneo è una parte importante di visita, quindi sono maturi i tempi per la riapertura di quelli di Anglo Sarda (Guspini), Funtana Raminosa (Gadoni), Villa Marina (Iglesias) e Sos Enattos (Lula)”. Allo stato attuale, infatti, sono fruibili solo quelli di Porto Flavia (Iglesias), Galleria Henry (Bugerru) e Serbariu (Carbonia).

In un’altra lettera – per l’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini – il commissario auspica che “la sua proposta turistica sia inserita all’interno del sistema ciclabile in Sardegna”. Soprattutto, spiega, alla luce del protocollo d’intesa di recente sottoscritto a Roma per la progettazione e realizzazione di 1.230 chilometri di ciclabile, parte importante degli oltre duemila chilometri di piste in Sardegna. “Il Parco – specifica il commissario – oltre a quelli già individuati nel Sulcis, offre ulteriori itinerari di antichi tracciati ferroviari che ben si prestano per un ulteriore arricchimento storico culturale della rete ciclabile prevista”. Anche per questo, Agus chiede “che il Consorzio sia parte integrante della futura progettazione, perché tutto il sistema del Parco Geominerario sia interconnesso con le quattro direttrici che collegano i porti e gli aeroporti sardi”.