“La chiusura del Centro donna presso l’Ospedale Binaghi di Cagliari avrebbe un prezzo altissimo, mettendo a repentaglio la salute di migliaia di donne. Non si otterrebbe nessun risparmio, ma solo il risultato di trasferire la spesa – moltiplicandola – dalla prevenzione alla cura. Un fatto oggi inaccettabile”. Lo dichiara il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa che ha presentato una interrogazione urgente alla Giunta regionale.
Una seria ed efficace riforma del sistema sanitario deve partire dalla implementazione dei servizi territoriali e di prevenzione. Sinora su è fatto l’esatto contrario. al fine di evitare pesanti disagi per i cittadini sardi e gravi conseguenze sulla loro salute. Il Centro Donna di Cagliari è un servizio territoriale di eccellenza, punto di riferimento per tutte le donne della provincia di Cagliari e non solo, dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce dei tumori e delle patologie afferenti alla sfera genitale femminile. In questi anni ha contribuito in modo essenziale al miglioramento dell’approccio culturale alla prevenzione di importanti patologie, salvando letteralmente la vita a tante donne, anche in giovane età” continua Cossa.
“Anziché andare verso un potenziamento oggi si parla di soppressione , cosa che nel lungo periodo non potrà che portare ad un sostanziale incrementi della spesa pubblica oltre che ad una aumento dei disagi umani e sociali legati alle patologie oncologiche. Arru e Pigliaru dicano cosa intendono fare”, conclude Cossa.