“Dispiace che qualcuno si sia sentito offeso dalla vignetta di Vignazia pubblicata su Famiglia Cristiana n. 36. Non era nelle intenzioni del disegnatore né del settimanale ferire la sensibilità di alcuno. Perciò chiediamo scusa se questo è avvenuto. La vignetta invitava semplicemente a riflettere, come tutte le vignette del nostro settimanale, utilizzando lo strumento della satira, che per sua natura presenta il rischio di letture ambivalenti e contraddittorie”. Lo afferma la direzione di Famiglia Cristiana sulla vignetta sul terremoto a Ischia che ha destato polemiche sui social.

“Non era perciò rivolta agli ischitani, cui Famiglia Cristiana, nello stesso numero, ha dedicato un ampio servizio, intervistando il pompiere eroe che ha salvato i tre coraggiosi fratellini, bensì al fenomeno dell’abusivismo, da cui, come è stato rilevato da tutti i mass media, Ischia non è esente”, prosegue la direzione del settimanale dei Paolini.

“Secondo un rapporto di Legambiente – aggiunge -, la Campania è in testa alla classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento costiero. Solo nel 2017 e sul suo territorio è commesso il 20,3 per cento dei reati totali inerenti la cementificazione. In particolare, solo per il Comune di Ischia sono state presentate 7.235 domande di condono in 30 anni, 4.408 delle quali ancora da evadere ad aprile dello scorso anno”. “Per non parlare – aggiunge – dei materiali scadenti utilizzati. Prendersela con una vignetta e con i giornalisti che si sono recati sul posto per raccontare quel che è accaduto non ha molto senso e non risolve il problema”.