“Il sovradimensionamento del profilo organizzativo è evidente, notorio e connotato da una forte rigidità di impiego e da un costo complessivo del lavoro non coniugabile con i piani di rilancio”. Lo afferma il direttore generale della Sogeaal, Mario Peralda, precisando la posizione della società che gestisce l’aeroporto di Alghero rispetto all’avvio della procedura di licenziamento di 45 dipendenti.
“Alcuni passaggi estrapolati da un documento obbligatorio inviato agli enti di riferimento sono stati trattati come dichiarazioni pubbliche – dice Peralda – ma quegli estratti non rappresentano la posizione della società su un tema così delicato e complesso”. In realtà i proprietari della Sogeaal – il cui pacchetto azionario di maggioranza è detenuto dalla fine dello scorso anno dalla società F2i – ritengono che “per mitigare gli effetti di questa realtà, negli ultimi anni sono state adottate diverse soluzioni temporanee in accordo con i sindacati”, ma che i rimedi adottati “non si sono dimostrati efficaci – prosegue Peralda – e hanno solo ritardato la necessità di affrontare in modo strutturale e non transitorio una tematica che oggi diventa esplosiva per via della contrazione del traffico”.
Secondo il direttore di Sogeaal “nei mesi scorsi si sono svolti con le sigle sindacali più di dieci incontri nei quali abbiamo offerto un ventaglio trasparente di proposte e ipotesi in tema di efficientamento economico e flessibilità produttiva”, dall’elasticità dei turni all’impiego in più mansioni, sino alla gestione bilanciata dei periodi feriali. “Sono strumenti diffusamente impiegati in aeroporti connotati da forte stagionalità e in grado di ridurre sensibilmente il numero degli esuberi previsti ma le proposte sono rimaste senza esiti utili”.
Così “alla società, per scongiurare in futuro misure più drastiche, non rimane che ricercare comunque la normalizzazione delle strutture di costo, requisito alla base di ogni sana politica di sviluppo”, conclude Peralda secondo cui “resta ferma la massima disponibilità a ridiscutere con le organizzazioni sindacali gli scenari alternativi già prospettati”. L’appuntamento è fissato per domani nella sede di Confindustria a Sassari.