Sale la tensione e aumenta la preoccupazione tra i minatori di Olmedo.
Oggi lo stabilimento estrattivo, all’interno del quale è in atto l’ennesima occupazione da parte di alcuni operai che lunedì, incappucciati, si sono accampati nel sotterraneo a 180 metri di profondità, è stato visitato dagli agenti della polizia mineraria, un corpo speciale che fa capo all’amministrazione regionale. Al termine del blitz, i minatori e i rappresentanti sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Ugl Chimici, che seguono da vicino anche questa delicata fase, hanno appreso con grande rammarico che la Elmin, la società che ha di recente rinunciato alla concessione mineraria prima ancora di far ripartire l’attività di estrazione, avrebbe realizzato appena il 50% delle operazioni imposte dalla Regione per consentire all’azienda di lasciare definitivamente il sito industriale.
Questo farebbe allungare i tempi entro cui il governo regionale si potrebbe fare carico dei lavoratori, oltre 30, per molti dei quali stanno ormai scadendo i tempi di ricorso agli ammortizzatori sociali. Intanto l’assessorato regionale dell’Industria ha fatto sapere ai minatori e ai sindacati che entro due settimane espleterà le operazioni conseguenti alla conclusione della procedura per la nuova assegnazione della concessione mineraria, i cui termini sono scaduti lunedì.
Secondo indiscrezioni, ci sarebbe una società interessata a rilevare l’impianto. Si tratterebbe della Futura srl, società milanese che si era già fatta avanti in precedenza.