“E’ in corso una vendemmia decisamente complessa, un quarto della produzione non c’è per le conseguenze della siccità e dei cambiamenti climatici. Di fronte alla domanda mondiale di vino in crescita, bisogna vedere questo calo produttivo come si rifletterà in termini di penetrazione di mercato”.
E’ il grido d’allarme per l’export vitivinicolo made in Italy lanciato, oggi in occasione ‘Previsioni vendemmiali 2017’ dell’Osservatorio del vino promosso da Uiv e Ismea, dal direttore generale dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, Raffaele Borriello. I cali maggiori si registrano in Valle d’Aosta (-32,5%), e al Centro-Sud e isole con Toscana -32,5%, Umbria – 35%, Lazio – 32,5%, Abruzzo – 30%, Puglia – 30%, Basilicata -32%, Sicilia – 35%, e Sardegna -35%.
Con una bottiglia su quattro che mediamente non arriverà sugli scaffali e un aumento dei costi di produzione per l’irrigazione di soccorso le aziende stimano un aumento dei listini che dovrà trovare un equilibrio con la Gdo e nel mercato italiano, proprio dopo un avvio della ripresa. Nel primi sette mesi del 2017, ha sottolineato Fabio Del Bravo dell’Ismea nell’illustrare i dati dell’Osservatorio, le vendite nel mercato interno sono tornate a valori positivi con +3% in valore e +0,5% in volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie soprattutto a buone performance dei vini a denominazione.
“I dati sulle previsioni di produzione del vino per il 2017 evidenziano un calo a livelli raramente registrati in passato e un impatto sulla qualità del prodotto variabile a seconda delle zone, per effetto delle avversità climatiche che hanno colpito il nostro Paese. Nel complesso un brutto colpo per il comparto” ha commentato ancora il dg Ismea Borriello nel richiamare “attenzione alle polizze assicurative contro i rischi climatici anche per il settore vino, non perdendo di vista la promozione per quelle aziende che fanno innovazione, e investono in invasi e nelle diverse tecniche di irrigazione di soccorso”.
Nel 2016 il fatturato del settore Vino ha, secondo dati Uiv-Ismea, raggiunto i 12,8 miliardi di euro, valore che rappresenta il 9,7% del fatturato totale dell’industria alimentare.