“Entro il mese di settembre sarà definita anche la questione che riguarda la bonifica delle falde acquifere, i cui costi ricadranno su Alcoa e sulle altre aziende che operano nell’area industriale”. Lo fa sapere la Regione dopo il vertice con i rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori Alcoa, al quale hanno preso parte il governatore Francesco Pigliaru, il suo capo di gabinetto Gianluca Serra, l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras e il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi.

“La bonifica dei suoli è già in attuazione e nelle prossime settimane saranno sciolti i nodi che finora non hanno permesso l’avvio delle altre opere di risanamento”, precisa viale Trento. La riunione, convocata subito dopo il sit-in organizzato dai lavoratori sotto il palazzo della Regione, è stata l’occasione per fare il punto sulla vicenda che riguarda lo stabilimento produttivo di Portovesme, in attesa dell’accordo definitivo per il passaggio dello smelter dalla multinazionale statunitense a un nuovo investitore. Dall’incontro è emerso “che il percorso tracciato da Regione, Governo e Invitalia per il graduale riavvio degli impianti procede secondo i tempi previsti.

In particolare, prosegue l’iter per definire i dettagli del Contratto di Sviluppo, mentre la Camera dei Deputati ha approvato il provvedimento per i settori energivori già concordato con la Ue. Ora il provvedimento dovrà essere votato dal Senato”. Vanno anche avanti “le azioni stabilite nel Piano Sulcis per consentire il dragaggio del porto di Portovesme. Si tratta di un investimento di quasi 16 milioni di euro, finanziati con fondi FSC assegnati all’assessorato dell’Industria, grazie al quale si avrà un rilancio non solo dello stabilimento Alcoa ma di tutte le attività imprenditoriali nel polo industriale sulcitano. I tempi di sviluppo dell’opera finora sono stati rispettati e sono in linea con quelli necessari per mettere a regime lo smelter”.