“Un fiume d’acqua che finisce a mare nonostante la siccità che ha messo in ginocchio tutte le aziende agricole attorno alla miniera di Olmedo. Nella Nurra devastata dalla drammatica carenza idrica e a due passi dalla rete irrigua si scaricano a mare milioni di litri d’acqua ogni giorno, 24 ore al giorno. Un tubo d’acqua che esce direttamente dalle profondità della miniera di bauxite di Olmedo per essere sprecata in un corso d’acqua che sbocca sul mare”, è la denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili dopo il sopralluogo svolto nella miniera di Olmedo dove ha incontrato i minatori in lotta.
“Sono stati gli stessi minatori a segnalare il flusso imponente d’acqua proveniente dalle viscere della terra”, ha spiegato Pili che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “E’ acqua immediatamente utilizzabile nell’irrigazione e che costituirebbe un importante apporto per alleviare la siccità di questi mesi. Un flusso d’acqua perenne a poche centinaia di metri dalle condotte del consorzio della Nurra – ha sottolineato Pili – che potrebbero ricevere e immettere in rete senza alcun problema quella risorse idrica.
A questo si aggiunge che la Regione, proprietaria della miniera, deve pagare direttamente o indirettamente la gestione delle pompe di eduzione con costi elettrici rilevanti per poi buttare quest’acqua sollevata dalle profondità direttamente a mare. Stiamo parlando di 630 milioni di litri all’anno che vengono buttati a mare e la Regione non ha pensato di convogliare quelle risorse nella distribuzione idriche della Nurra”.