Il 6 agosto 2015 il Consiglio comunale di Sassari approvava all’unanimità una mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle sul baratto amministrativo ma, secondo la portavoce M5s Desire’ Manca, a oltre due anni di distanza nulla è stato fatto a riguardo.
“Allora a cosa serve un Consiglio comunale, a che serve votare, a che serve essere eletti per rappresentare la cittadinanza se decisioni prese e ratificate non trovano poi attuazione? Nello specifico si sarebbe trattato di dare un piccolo ma importante segnale alla comunità, a quella parte di comunità che arranca e fatica a pagare le tasse. Invece nulla, nulla di nulla”.
Manca ha così riportato all’attenzione di tutti il baratto amministrativo (Patto con il cittadino), uno strumento funzionale ad un proficuo e produttivo “scambio” fra l’Amministrazione e la cittadinanza: interventi di riqualificazione sul territorio realizzati a cura di n cambio di “riduzione o esenzione di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
E’ lo Stato a stabilire che il baratto amministrativo è legittimo e può essere attivato come strumento di sostegno alla comunità, vedi legge n. 164/2014 su “Misure di Agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di valorizzazione del territorio”, con esplicito riferimento al tema trattato all’articolo 24, comma 1. “Tutte le forze politiche in campo che convergono verso un’unica direzione, utile, e scelgono liberamente di dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà – afferma Desirè Manca -. Occasione per sensibilizzare i cittadini al pieno rispetto del territorio, per esaltare il senso civico attraverso una collaborazione sinergica fra Comune e cittadino e per dare una mano a chi fatica a sopravvivere, figuriamoci a pagare tasse in continuo aumento. Inconcepibile che dopo due anni nulla sia stato fatto”.
La macchina amministrativa risente dell’operato di “un’Amministrazione sassarese, a firma PD, che oltre a cercare di risolvere le sue crisi interne è sempre distante dalla realtà cittadina, realtà che purtroppo vede Sassari agonizzante. Un’Amministrazione bloccata, incapace di dare seguito a processi attivati con votazione unanime, meritevoli nell’obiettivo perseguito e invece dimenticati a discapito dei cittadini elettori”.