“Cagliari non è in svendita” e “giù le mani da palazzo Accardo” sono i testi degli striscioni affissi da CasaPound tra largo Carlo Felice e Is Mirrionis, per contestare la vendita all’asta del prestigioso palazzo e di altri edifici di proprietà del Comune di Cagliari.

“E’ incredibile come nella città in cui si paga la TARI più alta d’Italia il sindaco Zedda voglia battere cassa svendendo il patrimonio immobiliare che appartiene ai cittadini” – dichiara CPI in una nota – “inammissibile che ad essere messi all’asta siano addirittura edifici di acclarato pregio artistico come palazzo Accardo, incluso negli itinerari di tutte le guide turistiche di Cagliari, o immobili di certificato interesse culturale: per l’esattezza 9 dei restanti 17 messi in vendita”.

“Analizzando i numeri emerge ancora più assurda la maxi-liquidazioni del patrimonio immobiliare e artistico della città approvata da Zedda: eretto nel 1901 sul progetto del celebre architetto Dionigi Scano, palazzo Accardo si estende per 440 mq in ciascuno dei suoi 4 piani e viene messo all’asta al ridicolo prezzo di 2 milioni e 700mila euro – e proseguono – con i restanti 17 immobili di prorietà comunale, si arriva a cifre ancora più inverosimili: la somma delle loro quadrature è di circa 1100 mq, ed è stata messa all’asta per raggiungere la cifra di appena 1milione e 350mila euro. L’obbiettivo del Comune è dunque raggiungere un totale di 4 milioni di euro circa, una cifra che rappresenta una goccia nell’oceano del bilancio annuale della città e che non può giustificare la svendita di edifici che potrebbero essere messi a disposizione dei cittadini per i più disparati impieghi: commerciali, artistici, sociali, culturali”.

“Cagliari non è in svendita” – conclude CasaPound – “è un concetto che il sindaco comprenderà meglio non appena presenteremo in Comune la petizione che abbiamo lanciato per far revocare l’asta e fermare questo scempio. C’è tempo fino al 28 settembre, termine fissato per la chiusura dell’asta di Palazzo Accardo e fino al 18 ottobre per i restanti 17 immobili di proprietà dei cittadini: presto sui nostri canali daremo tutte le informazioni per partecipare ai banchetti di raccolta firme”.