L’emergenza sanitaria nell’area di Quartu Sant’Elena a causa dei fumi che si sono sprigionati dal rogo nel sottosuolo del Parco di Molentargius potrebbe terminare “probabilmente anche prima della data prefissata del 30 settembre”. Immediatamente dopo si darà avvio alle “procedure per risolvere l’emergenza ambientale”, cioè la bonifica dell’area.
E’ quanto emerso dalla riunione del centro operativo comunale, presieduto dal sindaco Stefano Delunas. Un incontro che è servito per verificare così lo stato dei lavori, arrivati quasi all’80%, ma anche per cominciare a parlare anche del secondo step, che riguarderà la predisposizione del Piano di caratterizzazione e quindi la bonifica.
Nell’area in questione “è stata constatata la presenza di una sorta di ‘torba’, circa 40-60 cm di radici, canne e altro materiale vegetale, con presenza di buste di plastica e altro materiale plastico minuto (carte di caramella, pannolini, ecc.), materiali che possono arrivare in un terreno alluvionale, magari trasportati dalle acque del Rio Is Cungiaus.
“La Regione, proprietaria del Parco, deve porsi il problema di bonificare non solo l’area interessata dall’incendio, ma anche le aree limitrofe, in direzione di viale Marconi, utilizzate nello scorso secolo, quando ancora non vi erano leggi in merito né sensibilità ambientale, come discarica – spiega Delunas – E lo stesso discorso vale per il tratto di Parco compreso tra via Colombo e via Fiume, dove sono stati già identificati cumuli di rifiuti. Le bonifiche dovranno partire quanto prima – ha proseguito il primo cittadino -.
Sarà pertanto fondamentale quantificare gli ettari delle aree inquinate, quindi sapere l’estensione e stimare le risorse economiche necessarie alla bonifica, ovvero predisporre il cosiddetto Piano di caratterizzazione. Il C.O.C. rimarrà aperto sino a quando non sarà certificata la chiusura dell’emergenza sanitaria e avviato il secondo step per l’impostazione delle operazioni di bonifica. Anche per questo occorre avere le analisi dell’Arpas: senza di esse non potremo avviare il secondo step”.