Operazione ‘B&B’ contro l’abusivismo ricettivo da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro che hanno effettuato controlli a tappeto sul territorio di tutta la provincia, nel corso della quale sono state ispezionate 238 attività ricettive extra-alberghiere, di cui 30 del tutto abusive, contestando in tutto sanzioni amministrative per 360mila euro. I militari di 79 stazioni territoriali hanno scoperto locali sprovvisti di licenza, mancanti di autorizzazioni eppure presenti sui siti web più rinomati del settore, pronti ad accogliere prenotazioni on line da tutto il mondo: un fenomeno diffuso in tutta Italia e presente anche nel nuorese.

 

Ben 11 gestori sono stati denunciati per non aver comunicato le generalità degli ospiti alle autorità di Pubblica Sicurezza, impedendo, in un periodo di massima allerta per l’ordine pubblico, il monitoraggio delle persone, soprattutto straniere, soggiornanti nella provincia. L’analisi dei B&B e ‘affittacamere’ è stata svolta incrociando i dati presenti sulle varie banche dati in uso all’Arma e i dati forniti dai Comuni, con le strutture ricettive presenti sui siti internet, nonché sui social network, ove spesso si annidano offerte di ricezione turistica.

 

I Carabinieri hanno scandagliato la rete, acquisite le informazioni sul numero di stanze, i prezzi praticati, le recensioni e i feedback ricevuti dai clienti quali prova diretta dell’attività turistica abusiva. Sono stati acquisiti moltissimi dati utili all’attività di monitoraggio del settore, che sono stati integrati dai militari attraverso una capillare azione di osservazione, controllo e sopralluoghi occulti nelle adiacenze delle strutture reclamizzate.

 

Le attività interamente irregolari, 30 in tutto, sono state segnalate ai Comuni competenti ad irrogare le sanzioni amministrative, che nel caso di “esercizio abusivo di attività ricettive” (cioè in totale assenza della ‘segnalazione certificata di inizio attività’, obbligatoria per l’avvio di strutture nello specifico settore), ai sensi dell’art. 26 della L.R. 16 del 2017 vanno da un minimo di 2.000 ad un massimo di 12mila euro.