Attenzione agli sbarchi “diretti” dei migranti in Sardegna. L’allarme è lanciato dal Siap, sindacato italiano appartenenti polizia, di Cagliari.
“Le scarne forze in campo, in primis quelle di Polizia – si legge in una nota – si trovano a dover tentare di arginare un fenomeno che negli ultimi giorni sta assumendo contorni che neanche i più catastrofisti di professione avrebbero potuto immaginare. Centinaia di soggetti che non scappano da alcuna guerra e/o persecuzione stanno invadendo la nostra isola con l’unico obiettivo di farsi foto-segnalare ed ottenere l’ambito “invito a lasciare il territorio dello stato entro sette giorni” che altro non è che un lasciapassare per la penisola con la speranza di riuscire ad infiltrarsi in altri paesi europei”.
Un flusso, secondo il sindacato, “capace di immettere nel tessuto sociale sardo, italiano ed europeo soggetti anche molto vicini all’estremismo islamico”. Non solo. “Naturalmente questo fenomeno- continua il Siap-, nel tempo, ha contribuito anche ad un aumento dei reati comuni commessi dai soggetti di tale etnia che permangono nella nostra provincia”.
E ancora. “Di recente le operazioni di foto-segnalamento e smistamento dei soggetti in arrivo dall’Algeria- avverte il sindacato- si stanno svolgendo all’interno della Struttura di Monastir, non adatta ad un simile compito ed oramai al collasso. La cronica carenza di personale della Polizia di Stato, che nella Provincia cagliaritana si attesta attorno al 30% (triste record italiano), crea non pochi problemi nella gestione dei servizi ordinari ma l’apparato sicurezza va letteralmente al collasso quando si devono fronteggiare emergenze del genere”.







