Reazioni contrastanti sul mancato stralcio dell’ospedale Mater Olbia dalla riforma della rete ospedaliera. Le prime arrivano dai consiglieri di Art1-Sdp, che, con Emilio Usula dei Rossomori, sono stati gli unici a votare contro l’emendamento inclusivo dell’ospedale della Qatar Foundation nella rete. “Sulla sanità privata sono tutti d’accordo per far passare le modifiche del Mater Olbia senza conoscere la nuova proposta della Fondazione”, ha detto in particolare il capogruppo Luca Pizzuto.
Adesso, annuncia, “apriremo una verifica puntuale e dettagliata su ciò che non sta funzionando sul sistema oncologico e pediatrico, cioè le nuove discipline che si vogliono portare avanti per il Mater Olbia”. “Abbiamo seri sospetti che si stia avviando un’azione indiretta di privatizzazione del sistema oncologico pubblico”, ha concluso. Di tutt’altro tenore il commento del dem gallurese Giuseppe Meloni: “Sono molto soddisfatto per il voto sulla sanità privata all’interno della rete ospedaliera sarda, che consente di procedere, con la nuova proposta avanzata dal Qatar/Policlinico Gemelli, verso l’apertura del Mater Olbia.
Il mio auspicio – ha aggiunto – è che, a seguito del via libera ottenuto oggi, il Qatar possa procedere speditamente verso la conclusione dei lavori e il conseguente completamento delle procedure di autorizzazione e accreditamento propedeutiche alla tanto attesa apertura del nuovo nosocomio sardo”. Su Facebook si è espresso anche l’assessore all’Agricoltura Pierluigi Caria, olbiese, che ha parlato di “un grande passo avanti”. Critico invece il leader del Centristi sardi e consigliere comunale a Cagliari, Federico Ibba, che proprio ieri ha presentato un odg (poi votato all’unanimità) sulla difesa della rete ospedaliera cagliaritana.







