Sarà cinque volte più resistente dell’acciaio e per realizzarlo non sarà necessario sbancare il terreno: entro la fine dell’anno sarà indetta la gara d’appalto per rifare i primi sei chilometri dell’acquedotto di Bosa, alimentato dal potabilizzatore del Temo. L’opera sarà realizzata con una tecnica innovativa, il relining, che garantirà tempi rapidi di esecuzione nel pieno rispetto dell’ambiente e soprattutto nuove condotte ultraresistenti in kevlar, che per le sue qualità viene utilizzato anche per realizzare i giubbotti antiproiettile.
Le tecniche scelte da Abbanoa per risanare la condotta della Planargia consentono di operare senza scavo. Nei giorni scorsi è stata indetta la conferenza di servizi per raccogliere i pareri obbligatori da parte di tutti gli enti interessati. Tra questi figurano il Comune di Bosa che dovrà rilasciare il nullaosta per l’esecuzione dei lavori, il servizio territoriale opere idrauliche di Oristano, l’Ufficio Tutela del paesaggio, il Servizio valutazioni ambientali, Soprintendenza e Corpo Forestale. La procedura si chiude il 29 novembre: termine entro il quale dovranno arrivare le determinazioni degli enti coinvolti.
Successivamente sarà bandita la gara d’appalto per realizzare le imponenti opere previste. Il tratto interessato dell’acquedotto è quello che da sempre è il più problematico: sei chilometri dal partitore di Barrasumene alla diga di Monte Crispu. Soltanto negli ultimi anni è stato necessario effettuare più di trenta interventi di riparazione sul vecchio acquedotto con notevoli difficoltà legate soprattutto al territorio molto impervio che rende difficile l’intervento dei mezzi pesanti.
Nel “Piano Bosa” non c’è soltanto il nuovo acquedotto, ma anche un intervento per rifare le reti idriche cittadine dove il tasso di dispersione è elevatissimo. Abbanoa ha già previsto un investimento di un milione di euro: non ci si limiterà alla semplice sostituzione di tratti di rete ammalorati, ma saranno installate anche innovative apparecchiature per il controllo delle pressioni e delle portate in distribuzione nelle varie zone del centro abitato.