“Non abbiamo informazioni a sufficienza sul caso, quindi non si possono fare diagnosi a distanza. In linea generale può essersi trattato di un caso di sindrome di morte improvvisa di lattante in culla”.
Così Giuseppe Masnata, presidente regionale della Società italiana di pediatria, sul decesso della neonata di appena un mese avvenuta in una abitazione di Quartu Sant’Elena. Lo specialista, primario di urologia e nefrologia pediatrica al Brotzu, spiega che la sindrome “ha una incidenza in Italia dello 0,5 su mille bambini nati, un caso quindi ogni duemila”. Elenca poi una serie di accorgimenti per le famiglie. “Posso consigliere alcune precauzioni per i genitori: prima di mettere a dormire i bimbi allattati al seno o artificialmente bisogna attendere il tempo del ruttino in modo che i neonati possano espellere l’aria, bisogna poi metterli in culla a pancia in su, ed evitare di inserire oggetti morbidi nella culla, coperte o trapunte troppo spesse. Utilizzare inoltre dei materassi rigidi”.
Per il presidente regionale della Società italiana pediatri quella di Quartu “è una tragedia enorme, un lutto terribile che i genitori dovranno elaborare”.
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