Oggi nella crisi catalana si celebra lo scontro tra i due Parlamenti. Il premier Mariano Rajoy ha detto davanti al Senato che il governo di Madrid destituirà il presidente catalano Carles Puigdemont, il vicepresidente Oriol Junqueras e tutti i membri del Governo con i poteri straordinari che gli saranno concessi oggi dalla camera alta. La procura generale dello stato spagnolo è pronta a chiedere l’incriminazione per “ribellione” del presidente catalano se oggi sarà dichiarata la indipendenza della Catalogna, riferisce la stampa spagnola.
La incriminazione per “ribellione” – che comporta pene fino a 30 anni – preparata negli ultimi giorni in un vertice della procura potrebbe essere estesa al vicepresidente Oriol Junqueras.
Intanto Puigdemont è arrivato in Parlamento. I partiti indipendentisti hanno presentato nel Parlamento catalano una risoluzione che sarà votata dopo mezzogiorno nella quale si afferma: “costituiamo la Repubblica catalana come stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale”.
Migliaia di persone attendono davanti al Parlamento di Barcellona,in un mare di bandiere indipendentiste, che l’assemblea approvi la risoluzione nella quale si dichiara “costituita” la Repubblica.