Un’armonia di gusti e fragranze, per portare a tavola una cucina fusion internazionale rivisitata.

Sapori diversi, apparentemente contrastanti come ad esempio dolce e salato, o piccante, acido, amaro, sono accostati ad arte nei piatti inediti di Valerio Deplano, chef del Ginger Fusion Restaurant aperto da pochi mesi a Cagliari, in piazza Unione sarda. Una sinfonia di profumi in una felice integrazione fra prelibatezze che richiamano i sapori di Corea, Tailandia, Giappone, Cina, Vietnam, ma anche di Europa, America, Canada e Australia, per tornare in Italia Sardegna, Sicilia e Piemonte.

Piatti raffinati, creati per rendere un pranzo, brunch, cena o cocktail una esperienza dei sensi. Nel locale, dove predomina il legno, tutto richiama la natura ma con eleganza, raffinatezza, calore. Alle pareti carta da parati floreale e piante sospese dal soffitto, verde dappertutto. Un viaggio fra i gusti in una geografia di sapori, profumi, aromi che giungono anche da molto lontano. Dagli antipasti dove spicca il Duck & Rolls, un involtino di primavera reinterpretato con un particolare ripieno, o Lunapiena pescatrice, piatto di ispirazione tailandese. Ancora le portate principali col Tonno d’autore declinato in tre modalità differenti, da non perdere anche Salti in bocca Tibetani, Curry Massaman e Venezia d’Oriente, i dolci, Nirvana di Gianduia e Millionaire. O la rivisitazione di una antica ricetta sarda: Akasha in sintesi.

Ricca l’offerta dei drink. Centrifugati estratti a freddo di frutta e verdura su base bio, Smoothies, cocktail bar da abbinare ad ogni piatto. Per preparare i coreografici “Ginger – Cocktail” il barman Maurizio Cogoni utilizza una “prima linea” di qualità per poi offrire, a salire, prodotti sempre più di nicchia. Ne è un esempio il gin “Monkey 47”. Da Ginger si può gustare anche il “coconut young”, succo essenza di noce di cocco giovane che arriva direttamente dall’albero. O ancora mojito con il cardamomo, punch con il latte di cocco. Nel menù con il fiore di zenzero disegnato a mano e riportato in trasparenza sulla pergamena, ogni voce racconta luoghi, sapori, culture.