Non sono rifiuti ma rottami di ferro e acciaio classificabili come materia prima secondaria quelli accumulati da qualche tempo in grande quantità nei piazzali della banchina Riva Est del Porto industriale di Oristano.
Lo hanno accertato i controlli eseguiti sul posto dalla Guardia Costiera, in collaborazione col personale tecnico dell’Arpas e col consulente chimico del Porto. In primo luogo – come spiegano dalla Capitaneria di Porto – è stata accertata la regolarità dei documenti di trasporto della merce e poi si è proceduto ai controlli radiometrici su tutta la quantità di rottami ferrosi, che hanno permesso di dichiarare la merce non pericolosa e non contaminata. Anche i controlli visivi, spiega ancora la nota della Capitaneria, hanno escluso la presenza di materiali non classificabili come rottami di ferro e di acciaio in quantità superiore al 2 per cento e di rifiuti speciali pericolosi e sostanze o emulsioni oleose.
Le partite di rottami stoccate sulla banchina della Riva Est risultano prodotte e bonificate da imprese sarde in territorio sardo e sono destinate al mercato estero dove saranno utilizzate nelle fonderie per la produzione di ferro e acciaio.