“Il precariato senza futuro e senza diritti è una delle offese più terribili della dignità del lavoro e deve essere contrastato”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni intervenendo al convegno Cei sul lavoro.
“Finalmente siamo in fase di ripresa economica ma non dobbiamo enfatizzarla immaginando che le cicatrici aperte dalla crisi siano già rimarginate. Non sono i numeri della macroeconomia che curano queste ferite, c’è bisogno di tempo – e prosegue – i lavori che più cresceranno nel futuro sono quelli in cui contano di più intelligenza, creatività e questo può essere una opportunità per l’Italia. Se c’è un Paese che è superpotenza della bellezza, della cultura, dello stile, della creatività, questa è l’Italia. Guardiamo quindi alla terra incognita non solo per i rischi e le minacce ma anche per le opportunità”.
Sulla “alternanza scuola-lavoro ci sono state polemiche che capisco se ci sono casi negativi e deprecabili, ma mettere in discussione questo traguardo sarebbe irresponsabile e il governo non lo farà – mentre sul rating afferma – Ci sono segnali incoraggianti per la crescita, gli investimenti, l’occupazione. Forse ha anche un certo significato che dopo anni un’agenzia di rating abbia cambiato in meglio la valutazione sull’Italia. Con il rating di Standard & Poor’s non si mangia ma la reputazione del Paese è influenzata anche da queste dinamiche”.
Nel lavoro “la sfida più urgente è superare le forme di esclusione che riguardano troppe donne e troppi giovani soprattutto in alcune aree del Paese – lo ha detto il premier Paolo Gentiloni affermando che – il record italiano registrato nell’occupazione femminile in Italia è un dato comunque piuttosto arretrato rispetto a quello di altri Paesi europei – e prosegue – bisogna evitare contrapposizioni nel mondo del lavoro “tra le elite digitali e cosmopolite e i lavoratori legati al territorio costretti a mansioni che feriscono la loro dignità, tra nomadi digitali e i dimenticati che fanno lavori sottopagati”.
Domani il premier Paolo Gentiloni si recherà in India. Lo ha detto nell’intervento scusandosi per il cambio di programma considerato che la sua presenza era inizialmente prevista a Cagliari per domani. “Mi dispiace non avere potuto rispettare il programma ma domani c’è una occasione importante, il primo viaggio da una decina di anni del Presidente del Consiglio in India per riallacciare i rapporti con una grande democrazia”.