Confcommercio Sardegna si dichiara “solo parzialmente soddisfatta” dalla Manovra Finanziaria 2018, che “pur con gli apprezzabili miglioramenti e azioni di razionalizzazione della spesa regionale, appare poco orientata a favorire un reale sviluppo delle imprese”. Sono queste le osservazioni alla legge di stabilità da parte dell’associazione, sentita in audizione dalla Commissione Bilancio del Consiglio regionale.
“Apprezziamo il lavoro di consolidamento dei conti e delle partite rilevanti come quella sanitaria che, tuttavia, continua ad assorbire la quasi totalità della spesa regionale, con un impegno a carico della collettività pari a 3.488 milioni di euro – sottolinea Confcommercio – la Regione deve ridiscutere la quota di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dello Stato, attualmente pari a zero visto che proprio l’entità della spesa sanitaria limita pesantemente le capacità di manovra della macchina regionale in favore dei comparti produttivi ai quali vengono destinati solamente 189 milioni di euro, ripartiti fra turismo, sviluppo economico, competitività ed energia, rivenienti per la metà da fondi regionali e, per la restante parte in misura pressoché paritaria fra trasferimenti statali e risorse comunitarie”.
Così “la sostanziale riconferma delle dotazioni di spesa dei singoli assessorati, con un incremento di 200 milioni di euro riservati al solo comparto sanitario”, non soddisfa l’associazione di categoria che continua a sottolineare “la necessità di stanziare maggiori risorse in favore dei comparti produttivi che esigono poche regole e chiare, con procedure amministrative snelle e che permettano, in tempi rapidi, la spesa delle risorse stanziate”.







