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“Due settimane per avere tutti gli elementi necessari per la legge da sottoporre al Consiglio”.

Così il presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau, che con i capigruppo ha incontrato una delegazione dei dipendenti Forestas, oggi in sit-in sotto il palazzo di via Roma per chiedere di essere inquadrati come dipendenti pubblici regionali. Il disegno di legge servirà a modificare l’articolo 48 della legge 8 del 2016 che ha istituito l’agenzia Forestas. La norma, infatti, prevede l’applicazione del contratto privatistico, lo stesso che disciplina il lavoro dei braccianti agricoli. Prima però, ha spiegato Ganau, bisogna provvedere ad approfondimenti indispensabili “perché il legislatore deve poter operare conoscendo l’esatto quadro dei costi e, in questo caso, a seconda delle scelte che si fanno, parliamo di un impegno finanziario che oscilla dai 2 ai 40 milioni di euro, c’è una bella differenza”.

Capigruppo e presidente hanno dato appuntamento ai dipendenti tra quindici giorni per metterli al corrente delle novità. “Se poi non dovessimo ottenere alcun risultato – fanno sapere i rappresentanti sindacali – siamo pronti a ritornare in piazza”.

Alla riunione ha preso parte anche il presidente della commissione Autonomia Francesco Agus, che si è detto “ottimista” su una soluzione positiva della vertenza sostanzialmente bloccata sulla parte previdenziale: “Contiamo di accelerare proprio con l’Inps – ha spiegato – intervenendo sia presso la sede regionale che su quella centrale di Roma”.

Agus ha poi informato i lavoratori che l’assessore al Personale, Filippo Spanu, nel corso di una audizione “ha formulato una proposta relativa alla parte economica (incrementi contrattuali per il 2016 e 2017 di circa il 3% con un costo di 2.8 milioni a regime entro il 2018) che può essere approvata subito inserendola in una variazione di bilancio”.