Il Consorzio Grano Capelli non ci sta e replica all’Assessore della Agricoltura che ieri ha incontrato l’europarlamentare di 5 Stelle Giulia Moi, per parlare di Grano Capelli. Laura Accalai e Roberto Congia, presidente e socio del Consorzio sardo, pesantemente danneggiato ritiene “quantomeno stucchevole l’atteggiamento della Regione Sardegna che incontra l’eurodeputato Giulia Moi e una fantomatica delegazione di agricoltori per parlare di Grano Capelli e non convochi invece il Consorzio Grano Capelli e i suoi legittimi rappresentanti. Un’altra passerella dell’Assessore che dimostra di frammentare ancor più la vertenza, favorendo solo la SIS, la Società Italiana Sementi”.
“Riteniamo che l’europarlamentare Giulia Moi – spiegano la Accalai e Congia – debba produrre atti nella sua sede istituzionale, cioè a Bruxelles, e purtroppo registriamo che ancora ad oggi, ad oltre due mesi dall’apertura della nostra vertenza, non ci sia un atto parlamentare a tutela del Consorzio Grano Capelli.
Ci spieghi l’assessore dell’Agricoltura e l’europarlamentare con chi intendono interloquire. Forse con produttori singoli, favorendo il monopolio del SIS,oppure tutelare un’intera filiera e interloquire con il Consorzio, l’unico legittimato a parlare”.
Il Consorzio sostiene che “siamo di fronte all’ennesimo ‘divide et impera’ di una politica dell’Assessore che si mostra capace di dividere le categorie per tentare di nascondere la sua incapacità di affrontare il problema, che preferisce gli annunci roboanti, mistificando la realtà, piuttosto che istituire un tavolo serio per uni dei grandi problemi dell’agricoltura sarda, come quello del Grano Capelli. A noi, lo sappia, non ci dividerà certamente. Questo Assessore puo’ incontrare chiunque (nessuno glielo vieta), ma lo faccia in privato, senza utilizzare il nome ed il problema del Grano Capelli per nascondere la sua inefficienza”.
“Viene spontaneo chiedersi – proseguono Accalai e Congia -, dopo aver letto il roboante comunicato stampa dell’Assessorato dell’Agricoltura, quali risultati abbia raggiunto, quali obiettivi intenda perseguire per tutelare il comparto ‘Capelli’ (non quello cerealicolo in generale, come scrive), quali azioni intenda proporre per salvare un’eccellenza dell’Agricoltura sarda. Non c’è una sola parola per il Grano Capelli, se non nel titolo del comunicato stampa. E’ evidente che abbia voluto usare il marchio per avere visibilità”.
“Chiederemo noi un incontro in merito al Presidente della Regione” – concludono.