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Nel 2016 rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento delle entrate finanziarie complessivo pari all’1,3% (quasi 1,8 miliardi) con un’inversione di tendenza rispetto al biennio precedente. Incremento legato ai versamenti contributivi dei lavoratori dipendenti del settore privato (1,38%), degli artigiani (2,67%), dei commercianti (3,65%), dei versamenti volontari (4,76) e dei pescatori (12,05%). Ridotta, invece, la voce entrate derivante da recupero crediti.

Sono alcuni dei dati del rapporto annuale Inps presentato oggi nella sala convegni di Banca Intesa. Per quanto riguarda le uscite si registra un incremento pari allo 0,49% con un totale di quasi 5 miliardi. Gli aumenti hanno riguardato maggiormente il trattamento di disoccupazione ai lavoratori non agricoli (12,3%) e l’attività di welfare gestione pubblica (40,3%). I decrementi più rilevanti sono stati invece quelli relativi alla cassa integrazione (45,92%) e l’indennità di mobilità (23,72%).

In Sardegna le aziende attive iscritti all’Inps al 31 dicembre 2016 risultano 38.679. Nel biennio 2015/16 si è registrata una moderata ripresa. Sul fronte del contrasto all’evasione e della vigilanza sono stati effettuati 1090 accertamenti: 831 hanno evidenziato irregolarità (76%). Sono stati recuperati i contributi evasi per un importo pari a quasi 21 milioni e applicate sanzioni e somme accessorie per un importo pari a oltre 9 milioni. Individuati 938 lavoratori irregolari: 611 completamente nero. Un dato in aumento: nel 2015 erano stati “pescati” 561 lavoratori non in regola, 401 totalmente in nero.

Nel 2016 le pensioni della gestione privata hanno visto un lieve decremento (312 in meno) con uno scostamento dello 0,07%. Sulla spesa complessiva, invece, si registra un leggerissimo incremento. Segno meno (6,3%) per quanto riguarda le pensioni liquidate in generale nel 2016. Il numero di pensioni di vecchiaia ha subito una flessione del 15,1%, gli assegni di invalidità-pensioni di inabilità dell’1,6%, le pensioni ai superstiti del 2,49%. Rilevante è il dato negativo delle pensioni-assegni sociali (24,7%) e delle prestazioni agli invalidi civili (3,08%).