Con l’abbandono da parte delle Forze Armate Tedesche della propria sede nell’aeroporto Militare “G. Farina” di Decimomannu (CA) era stata avviata una procedura di licenziamento collettivo al fine di ridurre il personale dipendente fino alla completa chiusura degli uffici tedeschi entro la fine del 2017. Le deputate del M5S, Emanuela Corda e Tatiana Basilio, si erano fin da subito interessate alla vicenda al fine di cercare la giusta soluzione per i lavoratori di Decimomannu, richiedendo con i colleghi in commissione Difesa, dapprima l’intervento dei Ministri del Lavoro, della Difesa e dell’Economia e delle Finanze con una interrogazione parlamentare; presentando poi l’Ordine del Giorno 9/04127-bis-A/073 con il quale era stato richiesto al Governo di provvedere alla riassunzione dei lavoratori licenziati; più volte le deputate avevano altresì interpellato il Sottosegretario alla Difesa con l’intento di sollecitare l’intervento del Governo; da ultimo avevano presentato al ddl di bilancio vari emendamenti per incrementare il fondo previsto per la riassunzione dei lavoratori dipendenti di basi militari straniere e/o alleate nelle pubbliche amministrazioni. Grazie all’unità di intenti e alla spinta del lavoro profuso anche dalle parlamentari, è stata finalmente trovata soluzione alla vicenda.
“I lavoratori di Decimomannu- annunciano le deputate Corda e Basilio – potranno finalmente ritornare al lavoro”. Infatti i lavoratori che hanno prestato servizio alle dipendenze di organismi militari operanti sul territorio nazionale, dal 1 gennaio 2018, potranno essere assunti nelle pubbliche amministrazioni attingendo al fondo a tal fine predisposto la cui dotazione, per l’anno 2018, è stata incrementata di 2 milioni di euro. “Ci riteniamo soddisfatte poiché oltre ai lavorati sardi la tutela è andata anche ad altri dipendenti e cittadini italiani che hanno perso il lavoro alle dipendenze di altri ministeri della difesa stranieri”. “Siamo contente – aggiunge Corda – per questo importante risultato che darà una speranza di futuro a tanti lavoratori e alle loro famiglie”.