Il presidente del gruppo “Sardegna”, Marcello Orrù (Psd’Az), rivendica quanto fatto ieri per contrastare l’approvazione della doppia preferenza di genere. In Aula il consigliere ha fatto ricorso al voto segreto per ben quattro volte. “Sono orgoglioso della battaglia portata avanti – dice oggi – e sono convinto che alle donne sarde poco importi di questo stratagemma che riguarda maggiormente un ristretto gruppo di donne interessate, rumorose e persino minacciose, mi riferisco a certi toni a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni”.
Orrù è convinto, invece, che “la modifica esitata ieri penalizzerà le donne e la loro presenza in politica”. D’altra parte, aggiunge, “la doppia preferenza non era e non è una priorità, ci sono problemi di ben altra importanza e gravità che interessano i sardi”. Per esempio, quelli che riguardano “i giovani che vanno via per cercare lavoro, i minatori di Olmedo che protestano per la fermata delle attività, i disoccupati rimasti senza ammortizzatori sociali, le imprese strozzate dalla burocrazia e dalle tasse, i trasporti in condizioni pietose e i comparti dell’agricoltura, abbandonati a se stessi, i comuni lasciati soli ad affrontare l’emergenza immigrazione clandestina”.
In tutto ciò spicca “l’irresponsabilità del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che negli ultimi due anni ha sentito il dovere di dire la sua in due occasioni e relativamente a due problematiche: la questione catalana e la doppia preferenza di genere”.