Con l’inaugurazione della mostra “Le lotte civili del Movimento delle donne” prende il via domani, venerdì 24 novembre, la quarta edizione del Cagliari film festival, organizzato dall’associazione culturale Tina Modotti e dedicato quest’anno agli avvenimenti che hanno segnato gli Anni Settanta in Italia.
Il primo week end richiamerà nel capoluogo sardo ospiti di spicco come le regista Annarita Zambrano, da anni residente a Parigi, e Wilma Labate, icona del cinema d’impegno civile italiano ed europeo. Diversi saranno i momenti dedicati a ripercorrere quei personaggi che con la loro opera hanno segnato la storia di quegli anni, come il disegnatore Andrea Pazienza.
Domani si comincia alle alle 18 nello spazio Artaruga di via San Saturnino/San Giovanni, con l’inaugurazione di “Le lotte civili del Movimento delle donne”, mostra collettiva in cui sarà possibile ammirare quaranta foto recuperate dagli archivi privati della fotografa Marisa Lallai e del fotografo Daniele Longoni, che raccontano la stagione della contestazione e del movimento femminista a Cagliari. A queste immagini si aggiungono quelle del fotografo Uliano Lucas sulle lotte delle donne in Italia.
Dopo una degustazione di cannonau Eminas, offerto dalle sorelle Melis, alle 19 il festival si sposta nel Cineteatro Sant’Eulalia, accompagnato dai festosi tamburi della collettiva TamburA Battenti. Qui, dopo i saluti della direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, si entra nel vivo con la proiezione di “Assalto al cielo” (Italia, 2016, 72’) di Francesco Munzi, documentario sulla parabola di quei ragazzi e ragazze che animarono le lotte politiche extraparlamentari tra il 1967 ed il 1977.
Alle 21 arriva uno degli eventi di punta dell’edizione di quest’anno del Cagliari film festival: sarà presentato per la prima volta in Italia “Dopo la guerra” (Italia/Francia 2017, 93’), esordio al lungometraggio di Annarita Zambrano. E’ la storia di un ex militante rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterand, che coinvolge dopo trent’anni la sua famiglia nelle conseguenze della sua scelta politica. Il film uscirà nelle sale italiane solo nel marzo 2018. A parlare con il pubblico del film, presentato anche al festival di Cannes, sarà la stessa regista, da anni residente a Parigi, insieme alla direttrice artistica del Festival, Alessandra Piras.
Sabato 25 la giornata si apre alle 19 con un omaggio ad Andrea Pazienza. Il documentario recuperato dagli archivi di Stefano Mordini “Paz ‘77” (2001, 65’) offre il ritratto di uno dei più grandi autori di narrativa illustrata: è suo il personaggio Pentothal, protagonista della sua prima storia a fumetti pubblicata nella primavera del ‘77 nella rivista Alter Alter. Pentothal divenne profeta e testimone di quel settantasette tempestoso.
La serata si chiude con la proiezione, alle 21, di “La mia generazione” (Italia, 1996, 95’) di Wilma Labate. Candidato a cinque David di Donatello e due Nastri d’argento, e vincitore del Grullo d’oro, il film sarà presentato in sala dalla regista insieme a Pia Brancadori, della Circola Alice Guy.
Domenica 26 alle 19 si parla del fenomeno delle radio libere con “Alice è in paradiso” (Italia, 2002, 59’) di Guido Chiesa, documentario che ripercorre la storia dell’emittente radiofonica degli anni ‘70 Radio Alice, protagonista indiscussa del Movimento bolognese.
Il primo week end di programmazione si chiude alle 21 con “Verso sera” (Italia, 1990, 99’) di Francesca Archibugi. Ambientato negli anni di piombo, il film ha per protagonisti Marcello Mastroianni e Sandrine Bonnaire.
Biglietti. Il biglietto per l’ingresso a ciascuna proiezione ha un costo di quattro euro, con eccezione della giornata inaugurale che costa invece 5 euro.
Cagliari Film Festival è realizzato grazie al contributo della L.R.n.15/2006 (Legge cinema), della Fondazione SardegnaFilm Commission e della Abacus intermedia Unipol Abacus.
In collaborazione con: Artaruga Centro culturale, Radio Onde corte, Il giardino di Clara e Il mese dei diritti umani organizzato dall’ASARP (Associazione sarda riforma psichiatrica).