“Salvare la chimica di base a Porto Torres che ad oggi ha ancora un futuro ed è la parte di maggioranza nel sito e non concentrarsi solo su chimica verde, bonifiche ed energie rinnovabili”. Lo chiede la Femca Cisl con una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, all’assessora regionale all’Industria, Maria Grazia Piras, e ai dirigenti di Eni, Davide Calabrò, e di Versalis, Fabrizio Bellini.
Il sindacato invita la massima istituzione sarda e le società che hanno in mano l’ex petrolchimico “a non dimenticare” la chimica di base che negli impianti di Porto Torres dà lavoro a 260 persone. “Dopo avere appreso che l’incontro sull’aggiornamento del protocollo d’intesa sulla chimica verde è slittato a data da destinarsi e a fronte delle informazioni tutt’altro che rassicuranti che abbiamo sul futuro di Versalis, chiediamo con urgenza un piano di sviluppo per l’impianto Elastomeri di Porto Torres e un piano complessivo per tutto il sito Versalis – scrivono i sindacalisti – Non è accettabile che in altre realtà produttive ci siano investimenti e sviluppo sulla chimica di base, mentre Porto Torres rischia la completa paralisi in attesa dei tempi che Matrìca richiede e che Eni ha dichiarato, ricordando che a oggi abbiamo ancora una parte degli impianti fermi”.
La Femca Cisl, “non accetta che Porto Torres e la Sardegna siano stati vergognosamente cancellati dalla mappa italiana della gestione HR di Versalis e che la stessa fine facci la gestione industriale: non esisterà più il sito di Porto Torres”.







